Autore: Bibliotecario

CAVOLO CAVOLO CAVOLO !!!!!!!!!!!!!!!!

Posso amare un cavolo!?Posso amare un cavolo bagnato in un brodo di acciughe?!Il cavolo mi eccita mi ricorda la bagna cauda.Nonna amoreggia come sei sempre stata capace con un nonno della RSA, sei grassa.Cara nipote sono uscita dal tempo dallo spazio sono pronta solo per l’hamburger di acciughe.Sei sempre nel nostro tempo, nel nostro spazio.Cara…
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Fantafango

I testi in biblioteca parlano un linguaggio arcaico ondulato flessibile, flusso incosciente estratto dal fango primordiale, quando l’ego non era ancora percepito. La fantasia ha ritrovato nell’ominide senza cultura la spinta x i racconti, in assoluta solitudine.

TIA giugno 2018 – L’ombra di Atum II

I testi in biblioteca parlano un linguaggio arcaico ondulato flessibile, flusso incosciente estratto dal fango primordiale, quando l’ego non era ancora percepito. La fantasia ha ritrovato nell’ominide senza cultura la spinta x i racconti, in assoluta solitudine.

TIA maggio 2018 – L’ombra di Atum

Atum divinità egizia sposò la sua ombra. La cosa convinse la bottegaia e la bibliotecaria della anonima narratori della possibilità di generare un figlio insieme. L’ombra di Atum aveva dato un figlio divino ( forse? ) unico clone di un dio. Loro essendo figlie della stessa penna fecero la stessa cosa, nacque un Re lo…
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Essere

Io bottegaio sono giunto alla certezza che alcuni nostri scritti debbano essere chiariti primadella lettura. In questo scritto essere è in equilibrio tra essere un personaggio e un verbocopulativo. Come verbo copulativo si oppone ai verbi predicativi. Quando si sentepersonaggio copulativo scaccia, come se cercasse il primato sessuale, altri copulativi, poiallontana in un delirio i…
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Cos’è la normalità?

Noi bibliotecari nelle nostre riunioni ci chiediamo, la scrittura astratta che viene da noi proposta, immaginaria sazia di ambiguità, ha un mercato ? ! E’ pertanto che coscienti delle difficoltà di lettura proponiamo i testi in forma gratuita, non vogliamo rubare un centesimo a nessuno, nella nostra melanconia lavoriamo sorretti solo dalla certezza che qui…
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TIA aprile 2018 – Ufficio di K116 detective della parola

Su qs pagine c’è un solo modo x narrare, ripudiare la penna. Girare in tondo alle colonne della mente. Promettere al racconto, (se sarà capace di tracimare oltre il bordo del foglio), riposo sul materasso del clochard. Sappiamo che il racconto bello pulito senza errori giostra su se stesso fighetto, preferisce essere vassallo, alla libertà…
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Solitudine?

Non sei solo ci sono pur sempre io Re Rebus

Integratore del pensiero

“ Il latte dei poveri non entra nel cappuccino “ è un integratore del pensiero per rafforzare l’immaginazione, la fantasia, la creatività. Togliere l’idea ossessiva che un buon testo deve prostituirsi per rendere buono un caffè di dubbia qualità.

TIA febbraio 2018 – Malinconia

Nel retro della bottega sotto caldo piumone d’oca la creatività tira calci come fosse cinghiale, con vari crescenti livelli di calore si avvinghia alla fantasia. Incredibilmente appare assurdo al piumone matrimoniale intravvedere il tentativo di cancellare la melancolia.