Categoria: TIA – Teatralità Intensa Acuta

Chi lavora nella Bottega Anonima Narratori ? Scrittori solitari isolati anonimi per scelta. Ognuno ricco di celluline azzurre rosa in un cervello incerto del proprio padrone. Ha significato tutto ciò?=! Ha significato una scrittura talvolta spontanea talvolta astratta talvolta surreale talvolta assurda talvolta dissociata talvolta schizzata talvolta criptica talvolta piacevole talvolta comprensibile. In pratica non…
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La scrittura degli  Anonimi Narratori è dissociazione del pensiero, pertanto scrittura dissociativa. Il pensiero come gemelli siamesi si separa in parti apparentemente uguali per ricostruirsi in parti apparentemente uguali. È una scrittura secondo alcuni difficile, per noi ovvia tanto da non percepire questi passaggi.

Sig bottegaio un pamphlet per favore Pronti! E’ il mio primo giorno in bottega. Cosa sarà mai un pamphlet? Vuole un gelato? Un gelato alla rosa?! Un pamphlet di rosa. Cosa sarà mai un pamphlet. Forse ha sbagliato bottega, qui ci sono solo pamphlet di anonimi narratori. Infatti un pamphlet di rosa voglio. Forse ho…
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Dalla bottega dei desideri esce un narratore con DNA modificato. Un buon gene è caduto nella scala a chiocciola. Posto vacante. Libero dopo libero appalto, è stato preso dalla criminalità organizzata. Ora è narrator horror serial killer. Ma non hai nessun lettore da torturare. Nessuno ti legge!!! Non sei mica La Divina Commedia ! L’entrata…
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Il Figlio del Commesso della Bottega. Padre c’è una voce. Qlcuno ha l’arbitrio di sconfessare la tua Bottega, dice che al tuo posto si vergognerebbe. E’ una buona Bottega. Qui c’è la verità del Tutto. La cosa, la verità, la conoscenza, il tutto, il molteplice, il simile, il dissimile, l’illusione, l’esperienza l’essere, il non essere,…
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Troppo amore nella BAN . L’amore non porta a nulla, è illusione del narratore.

La Bottega Anonima Narratori è un buco anonimo. Tutti i racconti  sono andati nella Biblioteca Anonima Narratori.

Cosa ci dice di nuovo oggi l’idea. La creatività è fonte di infelicità.

L’anonimato è un virus, ne soffrono anche i grandi criminali.  La bottega mi pare una prigione. Straccio la tenda della finestra del retro vedo la luce. Voglio vedere vedere vedere oltre la luce la libertà o la libertà è il virus che mi tiene lontano dalla luce.

Cupa chiusa “ parrebbe “ morta la Bottega anonima narratori. Forse è “solamente” morta. Il bottegaio forse solo mortificata. No è morta! Morta in una notte di assoluto disarticolato silenzio. Gentile lettore come potrò vivere se non c’è più la BAN. Piango sul necrologio. A me BAN non piace, propongo. Cupa livida sono senza azione quasi morta, forse morta. Lo scorrere…
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