Nella mente del racconto
Cosa pensa un racconto quando viene venduto e lascia la biblioteca, quando i verbi presi a caso dalla mente dello scrittore serpeggiano tra sostantivi aggettivi avverbi della mente del lettore. Se il racconto venduto non è un romanzo una fiaba una autobiografia un dramma, se il racconto è un affascinante racconto che non racconta, cerca di avvicinarsi ad un qualcosa che sa di respiro di ombra di libertà che si slancia piatta lunga ma non riesce ad uscire dalla mente di chi ha scritto o entrare nella mente di chi legge, cosa pensa un racconto quando è solo ombra di libertà o solo solitario respiro. Se per caso vi siete posto questo dilemma dubbio curiosità prendete un libro qualunque della nostra biblioteca.
Ciao Max Ti ringrazio per esserti iscritto. Rispondo io anche a nome dei miei amici, mi chiamo Galla e come…
Descrivere se stessi è difficile, perché per farlo bisognerebbe conoscersi. Diciamo che sono un viaggiatore interiore, e la mia meta…
ciao Betty, scusa il ritardo ma nel periodo estivo, sai com'è... si ha la testa tutta altrove :oops: ! benvenuta!
Ciao a tutti,sono betty,appena entrata
ciao Stellasplendente! benvenuto (o benvenuta?) nella nostra bottega!