TIA giugno 2016 – Creare & stupire

TIA giugno 2016 – Creare & stupire

Ora ci si ferma voglio racconti condivisibile per la bottega da apprezzare in pace, come la mia pulce apprezza in pace la vita sul mio cuoio capelluto. Non c’era rispetto neppure integrazione con lei fino a poco tempo fa mi dicevo che disturbava la scrittura dei sogni dentro la notte. Io e lei confabulando nel nostro limitato spazio quel che conta ci si diceva non è lo studio della filosofia della vita, del pessimismo o della ricerca di felicità, ma la ricerca del benessere economico che mi avrebbe portato da un parrucchiere di grido. Subito in lei nasceva ansia e depressione. Questa è la vostra casa le dicevo, qui abita la mia arte, qui c’è la poesia del quotidiano, fortunatamente manca il rigore del ragionamento, il pensiero è neutrale l’azione priva di finalità, miseria dell’ignoto che ci attende o il contrario. Così  si conviveva in notti  più corte delle discussioni nell’Accademia dei diritti, per concludere che la creatività è fonte di infelicità. Poi ci chiedevamo, anzi io mi chiedevo cosa mi dice oggi il cervello? Avvicinati alla realtà abbandona l’astrazione del surreale, fuggi dal troppo controverso amore per la pulce, l’amore deve essere noia. Questa risposta mi sembra una truffa della vita nella notte a cui avevo augurato buona notte a tutti pulce compresa. Tu hai dato un ordine al tuo cervello io impaurito, ti vedo rimbecillito, ho ubbidito subito, cosa può fare un vassallo quando una mente scossa ordina se non offrirsi come servo senza osservarsi dall’interno, ma solo dallo esterno ed avvilirsi. Alla luce di quanto chiudo nella vetrina della bottega l’anonimo  narratore, la sua pulce. Mi prendo la libertà è bello riavere la libertà anche  se costa molto proporre qs scritto che non è frutto del mio cervello, ma del verbo “ creare “ che vuole sempre qualcosa di nuovo per sposare  “ stupire “

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